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IL CERVELLO DI BOLTZMANN

I progressi scientifici ci hanno abituato che nulla è impossibile e tutto è plausibile se riusciamo a spiegarlo. Ebbene se consideriamo la teoria della termodinamica sugli stati entropici di un universo (il nostro) secondo il quale potremmo trovarci, ad un certo punto, in uno stato molto improbabile di equlibrio e flutuazioni casuali ed il principio antropico, secondo il quale (semplificando) l'universo esiste purchè ci siano osservatori coscienti di se ad osservarlo, nasce la bizzarra ma del tutto scientificamente coerente teoria dei cervelli di Boltzmann. Cavalcando questo bellissimo paradosso su un motore ad improbabilità infinita penso che se questi cervelli esistano siano fatti così!


Stiamo osservando la Crescent Nebula (NGC 6888) una nebulosa ad emissione nel Cigno, generata dallle potenti esplosioni di una stella Wolf-Rayet. E' possibbile apprezzarne due onde d'urto generate dall'interazione della materia espulsa e del mezzo interstellare: quella esterna principalmente di ossigeno ionizzato, e quella interna violetta composta da idrogeno ed ossigeno.


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Aquisition Data:

* Telescope: Askar FRA500 on AZ-EQ6

* Camera: ZWO ASI2600MC PRO (T -5°C)

* Filter: Optolong L-eXtreme 2"

* FOV: 2.67° x 1.78°

* Guide Scope: 60/240

* Guide Camera: ZWO ASI290MC

* Lights: 74x300s BIN-2 GAIN-100(6h total)

* NO FLAT & BIAS


Articolo e foto di Gabriele P.




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